INVERTER FOTOVOLTAICI: È TEMPO DI REVAMPING!
Il fotovoltaico in Italia è giunto all’alba di un periodo di notevole importanza, che avrà un forte impatto anche sui proprietari di impianti fotovoltaici di piccola taglia: il fine vita degli inverter installati nel triennio 2009-2011. Infatti, la maggior parte degli inverter installati nel periodo del boom del fotovoltaico, sta raggiungendo i 10 anni, periodo indicato dalle case produttrici come fine del ciclo vita del prodotto. Quali sono gli interventi necessari per mantenere in efficienza il cuore di questi impianti?
Un po’ di numeri
In Italia, secondo le statistiche pubblicate dal notiziario di settore SOLAREB2B, l’anno che ha dato il via ad un trend positivo di installazioni (ben 39.362
Come anticipato sopra, molti dei produttori di inverter di quelli anni, garantivano un ciclo vita di 10 anni della macchina, perciò si può intuire facilmente che, molti proprietari di impianti realizzati nel 2009 si ritrovano con inverter che hanno raggiunto il fine vita. Le previsioni prospettano un picco di sostituzioni di inverter, riguardanti gli impianti realizzati nel corso del 2011: in quell’anno, per soddisfare le numerose richieste, molte aziende installatrici hanno usato componenti di bassa qualità, che potrebbero ora dare non pochi problemi.
LA SOLUZIONE
Magari anche tu che stai leggendo questo articolo, hai realizzato il tuo impianto fotovoltaico nel corso di quel triennio, e ora ti starai domandando cosa devi fare se il tuo inverter ha superato il ciclo vita. L’intervento adatto in questo caso si chiama revamping fotovoltaico.
Il revamping è una tecnica di rinnovamento degli impianti già installati, che però non funzionano correttamente o non rendono al massimo. Tale processo prevede una revisione completa effettuata da un tecnico specializzato, che si reca sul sito e analizza il sistema e i suoi componenti in base agli standard previsti, ne rileva le problematiche e propone al titolare una soluzione efficace per rimettere in funzione effettiva l’impianto stesso. Nel caso specifico dell’inverter, si va a sostituire il componente con un nuovo convertitore, di maggior efficienza, che si prevede garantire un maggior rendimento.
Avere un inverter che lavora al massimo della sua funzionalità è fondamentale se si vogliono ottenere elevati benefici dall’impianto fotovoltaico. Infatti l’inverter può essere paragonato al cuore pulsante del sistema; è proprio grazie a questo elemento che la corrente continua, in uscita dai pannelli fotovoltaici, viene trasformata in corrente alternata, che è quella sfruttata per il funzionamento dei principali utilizzatori elettrici della casa. Oltre a questo compito primario poi, l’inverter si occupa di:
- contribuire ad ottimizzare la produzione di energia dell’impianto;
- segnalare la presenza di eventuali comportamenti anomali;
- proteggere il sistema in caso di blackout o sovratensioni.
Devi sapere che oltre ai problemi legati al fine ciclo vita, questi componenti possono soffrire di diverse problematiche. Gli inverter infatti richiedono un alto numero di aggiornamenti e possono presentare anomalie sia a livello di software, che di hardware. Oltre a ciò va aggiunto che molti impianti fotovoltaici entrati in funzione negli anni del boom, avevano inverter forniti da produttori che oggi non sono più presenti sul mercato; questo aspetto rende complicato avere un servizio di assistenza e manutenzione post vendita. Di conseguenza, in questi casi il proprietario dell’impianto sceglie di sostituire completamente l’inverter esistente con un moderno. Infatti, ad oggi la tecnologia dei convertitori si è evoluta notevolmente; sul mercato esistono inverter che, abbinati a dei particolari componenti chiamati ottimizzatori, garantiscono la massima produzione di energia da ogni modulo, evitando le problematiche legate al fenomeno del mismatching. Ma questa è solo una delle innovazioni; sono stati fatti passi avanti anche sugli aspetti legati alla sicurezza e al monitoraggio.
Il rispetto della normativa
Ogni qual volta si fa un intervento sull’impianto fotovoltaico, bisogna assicurarsi di ottemperare a tutti gli obblighi previsti dalla normativa. Infatti, gli inverter installati in sostituzione devono rispettare le norme di settore e quanto previsto dalle Delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico in materia di connessione. Inoltre, i soggetti che beneficiano degli incentivi, devono inviare al GSE, entro 60 giorni dall’avvenuto completamento dell’intervento, un’apposita comunicazione tramite il portale telematico, per descrivere i lavori effettuati. È fondamentale comunicare l’intervento correttamente; infatti il GSE si riserva la possibilità di effettuare controlli sull’impianto per valutare la sussistenza o la permanenza dei requisiti per il riconoscimento o il mantenimento degli incentivi.
Arrivato a questo punto dell’articolo ti starai chiedendo: come faccio a verificare che il mio inverter stia funzionando correttamente? Il team di Petalo, consapevole di quanto sia importante sapere se l’impianto sta funzionando, dispone di una piattaforma dedicata al monitoraggio degli impianti fotovoltaici. Grazie al nostro servizio potrai conoscere in poco tempo lo stato del tuo impianto (eventuali approfondimenti sul servizio in questo articolo. )
…E se l’invertir non funzionasse più? Noi potremmo aiutarti! Operiamo interventi di REVAMPING FOTOVOLTAICO con un servizio qualificato e a regola d’arte.
Se pensi che il tuo inverter non stia funzionando al massimo della sua potenzialità non esitare a